Don't be Afraid
Massari regala una performance estenuante e coraggiosa e usa il suo corpo e una varietà di oggetti di scena per trasmettere paura e commedia con risultati brillanti e memorabili.
Carlo Massari si esibisce in modo straordinario come una meravigliosa forza vitale maschile gradualmente abbattuta dall'età,
dalla malattia, arroganza e follia, ma in qualche modo ancora provocatoriamente in movimento.
In questa sorta di peripezia nello spazio e nel tempo, Massari va alle radici stesse della danza moderna incontrandone quasi la sorgente, una sorgente rivisitata attraverso Nijinsky che sul fauno creò la sua prima coreografia. E di quel grande ballerino ucraino suggestivamente, nello stesso passare dalla nudità michelangiolesca al classico costume francese “imborghesito” da pesanti scarpe da tennis, riesce a suggerire le intense modalità creative e quel sincretismo figurativo che tanto affascinò Auguste Rodin.
E' passata una vita intera e non ce ne siamo accorti, troppo presi dal nostro daffare, costruire, disfare; passati dalla pietra al sangue. Abbiamo preso vita e ne abbiamo persa tanta. Vissuti amandoci ed amando tanto, tanto, forse fin troppo, gli altri. Un uomo si evolve, diventa simbolo di un’era, diventa un mito, un filosofo, un semi-dio, diventa potente e invincibile, superdotato; poi si spezza, implode e crolla miseramente fino a tornare molecola, particella in fabbricazione, liquido ematico.
Il Fauno qui è un “nuovo nato” (neonato), un virgulto che cavalca la storia, sorpreso ad amare e a "scopicchiare", a combattere, a vincere e a perdere miseramente; strappato alla terra, cade nell'eternità della notte e vi si perde.
Il suo fare ci ricorda vagamente azioni punitive, elmetti d’oro, “valorose” imprese guerrafondaie, richiami all’Arte Classica e Neoclassica, grida d'amore ammutolite e infondate ostentazioni di virilità.
Non vogliamo narrare una storia, ma coglierne un frammento, una suggestione, una solitudine, raccontarne i pezzi mancanti...
Creazione originale Carlo Massari
Con Carlo Massari
Consulenza artistica Hun-Mok Jung, Chiara Taviani
Disegno luci Iro Suraci, Francesco Massari
Co-produzione C&C, Residenza I.DRA., Teatri di vetro
Con il supporto di PimOFF, TCVI, Residenza Genius Loci / Teatro Akropolis
Durata 50'
Creazione 2016
Tournée IT, UK, IL, PL
Crediti foto Giorgio Termini, Pawel Wyszomirski, Elisa Cerè